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Andrea di Giovanni da Carrara

Acquasantiera con stemma della famiglia Ricci

Periodo:

1510

Materiale / tecnica:

Marmo di Carrara

Dimensione:

altezza 18 cm/ diametro 58 cm

place Posizione:

Complesso museale di San Francesco - Primo piano - Pinacoteca

Sfuggita ad un tentativo di furto nel novembre 1922, l’acquasantiera che il Valenti sosteneva collocata in origine presso l’ingresso secondario del santuario delle Lacrime, venne poco dopo trasferita in Pinacoteca. L’originaria collocazione potrebbe giustificare il diverso stato di conservazione del bacino, la cui colonnina non sarebbe pertinente. Il bacile è decorato sul labbro da quattro volute fogliacee, disposte simmetricamente, a cui corrispondono sul bordo esterno tre maschere e lo stemma della famiglia Ricci, elementi che dividono la fascia decorata a bassorilievo in quattro sezioni. La raffinata fascia, decorata da otto coppie di delfini e cavalli marini affrontati davanti a quattro conchiglie, poggia su una decorazione a baccellatura. Venne commissionata nel 1510 da Pier Costanzo Ricci, il cui stemma compare sulla vasca. Il contratto di allocazione dell’acquasantiera venne reperito dal Valenti nell’Archivio di San Pietro in Vincoli a Roma e integralmente trascritto nell’appendice della sua puntuale monografia sulla chiesa delle Lacrime. In esso si specifica che lo “scalpellino” Giovanni da Carrara si impegnava ad eseguire per 10 ducati una “pila per l’acqua santa” su modello di quella esistente nella chiesa di Santa Maria della Pace a Roma. Dal contratto si deduce inoltre, che l’acquasantiera prevedeva anche una base che, forse, però mai giunse a Trevi. In assenza di ulteriori indicazioni, si può plausibilmente ipotizzare che il Giovanni da Carrara menzionato nel contratto appartenga a quel complesso articolato panorama artistico recentemente delineato dai notevoli e approfonditi studi sulla plastica del Rinascimento lucchese (Concioni 1997; Matteo Cividali 2004). Provenienza: santuario della Madonna delle Lacrime – Trevi.

I testi sono tratti dal catalogo "Raccolta d'arte di San Francesco di Trevi" edito da Giunti mentre le immagini sono di proprietà della Regione Umbria e del Comune di Trevi.