
Il Paliotto della Beata Giulia
place Posizione:
Museo di Arte Sacra di Certaldo - Piano terra - Sala dei paramenti
Il paliotto, di manifattura fiorentina, è in teletta d’argento con preziosi ricami in argento con tracce d’oro. Al centro è applicata un’immagine dipinta della Beata Giulia da Certaldo. Il termine “paliotto” deriva dal latino “pallium altàris” e durante il medioevo prese il nome di “antepéndium”, termine che si diffuse poi in tutta l’Europa. Poteva essere realizzato con i più svariati e pregiati materiali, come il marmo, l’oro, l’argento, smalti policromi, pietre preziose e semipreziose, legno intagliato, tessuti pregiati come il lampasso, il velluto operato e broccato, il damasco di seta anche broccato in oro o argento, con ricchissimi e insoliti ricami. I cartoni solitamente venivano richiesti a pittori e scultori di primo piano. Il paliotto era al centro delle celebrazioni liturgiche, unitamente alle vesti dei celebranti e sovente abbinato a quest’ultime.
Il pregevole manufatto, di circa 62 cm di altezza, si distingue per la preziosa decorazione ricamata. Su fondo in gros de Tours di seta bianca, impreziosito da trame lanciate d’argento trafilato, puoi osservare i motivi vegetali e floreali condotti nella tecnica di applicazione. I ricami sono in altorilievo alternato a gradevoli effetti di bassorilievo con applicazioni di piccole paillettes piatte, sottili lamine di varie forme e dimensioni che compongono tralci ritorti, petali di fiori, borchie bombate che scandiscono elementi floreali e frutti dal gusto esotico. Il disegno del ricamo è stato concepito in modo speculare intorno al medaglione centrale in taffettà di seta bianca dipinta, con l’immagine della Beata Giulia sorretta in volo da due putti alati fra nubi e raggi. Completano l’equilibrata decorazione foglie lanceolate, accartocciate e sfrangiate, perle con il profilo dentellato che si dispongono in modo armonico verso il medaglione centrale. Un incauto intervento effettuato in anni passati ha provocato danni irreversibili al paliotto ricamato, cancellando molte tracce che potevano essere utili a individuare l’epoca di realizzazione di questo fragile manufatto.
Il pregevole manufatto, di circa 62 cm di altezza, si distingue per la preziosa decorazione ricamata. Su fondo in gros de Tours di seta bianca, impreziosito da trame lanciate d’argento trafilato, puoi osservare i motivi vegetali e floreali condotti nella tecnica di applicazione. I ricami sono in altorilievo alternato a gradevoli effetti di bassorilievo con applicazioni di piccole paillettes piatte, sottili lamine di varie forme e dimensioni che compongono tralci ritorti, petali di fiori, borchie bombate che scandiscono elementi floreali e frutti dal gusto esotico. Il disegno del ricamo è stato concepito in modo speculare intorno al medaglione centrale in taffettà di seta bianca dipinta, con l’immagine della Beata Giulia sorretta in volo da due putti alati fra nubi e raggi. Completano l’equilibrata decorazione foglie lanceolate, accartocciate e sfrangiate, perle con il profilo dentellato che si dispongono in modo armonico verso il medaglione centrale. Un incauto intervento effettuato in anni passati ha provocato danni irreversibili al paliotto ricamato, cancellando molte tracce che potevano essere utili a individuare l’epoca di realizzazione di questo fragile manufatto.