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PIAGGIO, UNA LUNGA STORIA (1917-1924)

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Museo Piaggio - Piano terra - CORRIDOIO DELL'ARCHIVIO

La fine della Prima guerra mondiale segna pesantemente lo sviluppo economico e gli anni di riconversione dall’economia bellica all’economia di pace appaiono in tutta la loro drammaticità. La Piaggio però non sembra particolarmente colpita o almeno lo è in misura molto inferiore rispetto ad altre imprese del settore meccanico. La diversificazione della produzione nei differenti settori di mobilità mette l’impegno di Piaggio al riparo dalla crisi postbellica, ma l’incertezza del momento convince Rinaldo a cercare un socio finanziariamente solido e con elevate competenze nella finanza e nella gestione aziendale. Nel 1920 l’azienda Piaggio & Compagno viene sciolta e sostituita dalla Società Anonima Piaggio & C. Presidente della nuova società è Attilio Odero, amministratore delegato, Rinaldo Piaggio.Nel settore ferroviario vengono rapidamente raggiunti nuovi traguardi significativi: si susseguono commesse importanti dal mercato interno e da quello estero, compreso il Treno Reale costruito nei primi anni ’20 e la produzione di elettromotrici “avveniristiche” per design e per speciali saldature dell’acciaio.Sono anni febbrili in un Paese lacerato dalle conseguenze della guerra, che vive un clima politico, economico e sociale di grande complessità. Rinaldo e Attilio Odero registrano una nuova fase di espansione impostata sulla ricerca dei migliori tecnici del momento e nella modernizzazione degli impianti liguri e toscani. Nel 1923 Piaggio arruola nuovi tecnici aeronautici e tra questi Giovanni Pegna, valentissimo progettista e socio dello stabilimento Pegna-Bonmartini. Le trattative con Pegna vanno per le lunghe e Bonmartini non intende cedere l’uomo di punta della produzione aeronautica dei suoi stabilimenti. Rinaldo, verificando la difficoltà delle trattative, a un certo punto rompe gli indugi e acquista per la somma di un milione e settecento mila lire l’intero stabilimento Bonmartini, comprensivo di tecnici, maestranze e commesse. L’obiettivo di acquisire le competenze di Pegna è raggiunto e il primo risultato tsngibile è la produzione del monoplano da caccia P2 (Piaggio 2), aereo che inizia una lunga fase di produzione in successive realizzazioni con punte di eccellenza, come il P7 – Idroplano Piaggio da corsa – e il quadrimotore P 108, l’ultimo grande aereo costruito in Italia prima della Seconda guerra mondiale.L’andamento della produzione e le aspettative della nuova società hanno intanto convinto Rinaldo a cercare nuovi impianti. Rinaldo vede l’opportunità di costruire motori aeronautici e nel 1924 acquista a Pontedera lo stabilimento Costruzione meccaniche nazionali, piccola officina nata prima della grande guerra dalla sezione motoristica del locale Consorzio agrario.In una collocazione fortemente ancorata sull’economia dominante del territorio, vale a dire l’attività agricola, l’imprenditore ligure provoca la prima grande trasformazione della zona e inizia subito la produzione di motori Jupiter su licenza della francese Gnome et Rhone. Così, nel 1924, Piaggio ha stabilimenti a Sestri Ponente, Finalmarina, Pisa e Pontedera, e possiede e amministra anche aziende forestali nella Maremma (Montalto di Castro, Santa Barbara, Sant’Agostino) e nell’agro romano (Sezze Romano). Si tratta di unità produttive funzionali alla fornitura di carbone e alla produzione del legname necessario per le costruzioni ferroviarie.