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PROTOTIPO CICLOMOTORE

Periodo:

1955

place Posizione:

Museo Piaggio - Piano terra - Sala principale

Nel 1955 Corradino d’Ascanio depositò il brevetto per il modello industriale di un ciclomotore, registrato a Milano il 30 settembre del 1955 dalla Piaggio & C. S.p.A. Si tratta di un modello formato da due semigusci in lamiera stampata, uniti tra loro da una saldatura elettrica.La trave, ricavata dall’unione di delle due parti, forma il parafango posteriore che incorpora anche il serbatoio della miscela, il contenitore degli attrezzi ed il corpo del fanalino posteriore.Il molleggio posteriore è dato da due molle elicoidali ricoperte da soffietti in gomma. La sospensione anteriore è del tipo a “biscottini” con molle in pressione, sistema che verrà poi ripreso dopo dodici anni sul primo ciclomotore prodotto da Piaggio, il Ciao (1967). Lo stesso 30 settembre 1955 viene depositato il brevetto per il particolare cavalletto centrale, che era ancorato nella fusione dei carter motore.Non essendoci, allora, richiesta di mercato, il ciclomotore non convinse del tutto Enrico Piaggio e non fu prodotto in serie.