
Palazzo del Podestà
place Posizione:
Palazzo Podestà - Il Palazzo - Ambiente unico
Il Palazzo del Podestà si trova nel cuore della città, e si affaccia su Piazza Maggiore. È stato costruito nel 1200, come la piazza, ed era la sede del Podestà e dei suoi incaricati. Il suo aspetto attuale è molto diverso da quello che aveva in origine, soprattutto perché il Palazzo di Re Enzo, lì accanto, è stato costruito pochi anni dopo, a metà del Duecento.
Più che un palazzo vero e proprio, si tratta in realtà di un complesso architettonico che unisce il Palazzo del Podestà al Palazzo di Re Enzo tramite il Voltone del Podestà, sul quale si innalza la Torre dell’Arengo, una torre a base quadrata con una grande campana in cima che serviva a richiamare il popolo in piazza, realizzata nel 1259 da Alberto di S. Pietro per sostituire la torre in legno di inizio secolo.
Nel 1453 il Palazzo ha subito una prima modifica, ad opera di Aristotile Fioravanti, che ha rimodernato l’originale facciata romanica secondo lo stile rinascimentale. Il rimaneggiamento non è stato mai completato perché la famiglia Bentivoglio, che aveva commissionati i lavori, è stata cacciata dalla città. Nel corso dei secoli, il maestoso salone del Palazzo del Podestà è stato utilizzato per scopi diversi: tra la fine del 1500 e la metà del 1700 era adibito a Teatro Pubblico, poi è stato utilizzato come campo per giocare a pallone. All'inizio del XX secolo è stato interamente ricoperto di affreschi dal pittore Adolfo de Carolis, che ha voluto raffigurare “I fasti della città di Bologna”, un ciclo pittorico in stile michelangiolesco che racconta la storia della città, dall'antica Felsina etrusca fino alla costruzione dell’Università e alla cattura di Re Enzo. Purtroppo oggi gli affreschi non sono visibili, perché non sono mai stati rimessi al loro posto dopo un restauro eseguito dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Più che un palazzo vero e proprio, si tratta in realtà di un complesso architettonico che unisce il Palazzo del Podestà al Palazzo di Re Enzo tramite il Voltone del Podestà, sul quale si innalza la Torre dell’Arengo, una torre a base quadrata con una grande campana in cima che serviva a richiamare il popolo in piazza, realizzata nel 1259 da Alberto di S. Pietro per sostituire la torre in legno di inizio secolo.
Nel 1453 il Palazzo ha subito una prima modifica, ad opera di Aristotile Fioravanti, che ha rimodernato l’originale facciata romanica secondo lo stile rinascimentale. Il rimaneggiamento non è stato mai completato perché la famiglia Bentivoglio, che aveva commissionati i lavori, è stata cacciata dalla città. Nel corso dei secoli, il maestoso salone del Palazzo del Podestà è stato utilizzato per scopi diversi: tra la fine del 1500 e la metà del 1700 era adibito a Teatro Pubblico, poi è stato utilizzato come campo per giocare a pallone. All'inizio del XX secolo è stato interamente ricoperto di affreschi dal pittore Adolfo de Carolis, che ha voluto raffigurare “I fasti della città di Bologna”, un ciclo pittorico in stile michelangiolesco che racconta la storia della città, dall'antica Felsina etrusca fino alla costruzione dell’Università e alla cattura di Re Enzo. Purtroppo oggi gli affreschi non sono visibili, perché non sono mai stati rimessi al loro posto dopo un restauro eseguito dopo la Seconda Guerra Mondiale.