Palazzo Podestà > Opere > Torre dell' Arengo



Torre dell' Arengo

Periodo:

1259

Dimensione:

Altezza 47 metri | base 9,00 x 7,46 mt. | spessore muri 1,00 mt. ca.

place Posizione:

Palazzo Podestà - Il Palazzo - Ambiente unico

PIAZZA MAGGIORE, 1
Sopra il Palazzo del Podestà si staglia questa torre voluta dal Comune per sostenere la campana che serviva per richiamare il popolo in assemblea in caso di eventi straordinari (il cosidetto Arengo). Inizialmente era solo un rialzamento di un incrocio coperto; la torre campanaria quadrangolare in cotto fu realizzata da Alberto di San Pietro in sostituzione dell'originaria struttura lignea risalente al 1212. Successivamente nel 1453 , Aristotile Fioravanti , su richiesta di Giovanni II Bentivoglio, sostituì la vecchia campana con l'attuale detta il campanone o anche campanazzo, in bronzo, del peso di 47 quintali o 12000 libbre . La struttura della torre, con fondamenta poco profonde e rafforzata più volte nel tempo con opere di consolidamento e contrafforti , si regge su quattro pilastri che le forniscono stabilità ma non le impediscono di vibrare. I quattro piloni sono come già detto l’ incrocio coperto di quattro logge da volta (i cosiddetti “voltoni”) provenienti da via Rizzoli (nord) da piazza Re Enzo (Est), da piazza Maggiore (Sud) e piazza del Nettuno (Ovest). In questi pilastri vi furono posti nell’agosto del 1525 le statue in pietra cotta dei quattro protettori principali della città, opera di Onofrio Lombardi, ovvero San Procolo, San Petronio, San Domenico e San Francesco. Al di sotto la torre fu crocevia per secoli della vita dei bolognesi , con la presenza del mercato, di venditori, clienti, mendicanti e truffatori nonché i banchi dei notai e e forche per le pene capitali, come ancora oggi si può vedere nel braccio del voltone rivolto verso la Piazza. Tra i pilastri ci si può divertire a riprodurre uno strano fenomeno acustico : avvicinandosi ad uno dei piloni d'angolo e parlando sottovoce, si è ascoltati da chi è rivolto contro il muro al pilone nell'angolo opposto.
La campana dell’Arengo non viene più suonata se non il 21 Aprile di ogni anno per ricordare la liberazione di Bologna dal nazi-fascismo nel 1945.