
Antonio Morandi detto Il Terribilia
Basilica di San Giacomo Maggiore
place Posizione:
Via Zamboni - il Complesso - la Basilica
La Basilica di San Giacomo Maggiore è una delle chiese della città di Bologna appartenente all’ordine dei Frati Agostiniani. Nel 1247, i primi eremiti Giamboniti si erano stabiliti a Bologna, al di fuori delle mura della città, ma ben presto hanno iniziato a cercare un posto migliore e più salubre per edificare la chiesa dedicata a San Giacomo. Il 25 aprile 1267 è stata posata la prima pietra di quella che diventerà la Basilica di San Giacomo Maggiore. La costruzione si è conclusa nel 1315, ma la Basilica è stata consacrata solo nel 1344, al termine della costruzione dell’abside. In origine la basilica aveva un’unica navata e il tetto spiovente con le capriate a vista; a meta del 1400 sono iniziati i primi cambiamenti: è stata costruita la bellissima cappella della famiglia Bentivoglio, il campanile è stato rialzato, e l’interno è stato completamente stravolto, con la trasformazione delle tre volte a vela e la cupola. Dopo questa trasformazione sono sorti anche gli spazi per nuove cappelle, arricchite da altari rinascimentali e barocchi. Con la soppressione degli ordini religiosi del periodo napoleonico, gli Agostiniani sono stati cacciati dalla città, e al loro ritorno il convento era stato trasformato nella sede del Conservatorio Musicale, funzione che svolge ancora oggi.
Descrizione
La facciata è rimasta quella originale, con il tetto spiovente e le proporzioni tipiche dello stile tardo romanico. Le finestre ogivali in pietra d’Istria, in stile veneziano, sono state realizzate alla fine del 1200, mentre le quattro celle archiacute dovrebbero essere dei primi anni del Trecento. Il portico formato dalle 36 colonne dotate di capitelli corinzi è attribuito a Tommaso Filippi, mentre gli affreschi delle arche sepolcrali del Duecento sono stati staccati e vengono conservati all’interno della Basilica. Sotto il portico, dalla parte dell’ingresso laterale, si possono ammirare due piccoli portici, uno del Quattrocento e uno del Cinquecento: nell’occhio della cappella centrale si può vedere una bellissima ghiera in terracotta con il testo in latino dell’Ave Maria, scritto in caratteri gotici. Sempre dall’ingresso laterale del Convento, si può accedere all’Oratorio di Santa Cecilia. Le sue origini risalgono al periodo in cui gli Agostiniani acquistarono il terreno per costruire la Basilica, e si tratta di un magnifico esempio di Rinascimento bolognese: l’Oratorio è abbellito da una serie di dieci affreschi che narrano la vita di Santa Cecilia, realizzato da Francia, Costa e Aspertini. L’interno della Basilica è estremamente imponente, ma allo stesso tempo arioso con il suo stile rinascimentale dotato di sovrastrutture barocche: le grandi volte a vela sono decorate con affreschi del 1495 che rappresentano i Santi Nicola da Tolentino, Agostino e Giacomo Maggiore. Nel 1562 Antonio Morandi detto Il Terribilia costruì la cupola della basilica; Basilica che è dotata di ben trentacinque cappelle, la più nota delle quali è sicuramente quella della famiglia Bentivoglio.
Descrizione
La facciata è rimasta quella originale, con il tetto spiovente e le proporzioni tipiche dello stile tardo romanico. Le finestre ogivali in pietra d’Istria, in stile veneziano, sono state realizzate alla fine del 1200, mentre le quattro celle archiacute dovrebbero essere dei primi anni del Trecento. Il portico formato dalle 36 colonne dotate di capitelli corinzi è attribuito a Tommaso Filippi, mentre gli affreschi delle arche sepolcrali del Duecento sono stati staccati e vengono conservati all’interno della Basilica. Sotto il portico, dalla parte dell’ingresso laterale, si possono ammirare due piccoli portici, uno del Quattrocento e uno del Cinquecento: nell’occhio della cappella centrale si può vedere una bellissima ghiera in terracotta con il testo in latino dell’Ave Maria, scritto in caratteri gotici. Sempre dall’ingresso laterale del Convento, si può accedere all’Oratorio di Santa Cecilia. Le sue origini risalgono al periodo in cui gli Agostiniani acquistarono il terreno per costruire la Basilica, e si tratta di un magnifico esempio di Rinascimento bolognese: l’Oratorio è abbellito da una serie di dieci affreschi che narrano la vita di Santa Cecilia, realizzato da Francia, Costa e Aspertini. L’interno della Basilica è estremamente imponente, ma allo stesso tempo arioso con il suo stile rinascimentale dotato di sovrastrutture barocche: le grandi volte a vela sono decorate con affreschi del 1495 che rappresentano i Santi Nicola da Tolentino, Agostino e Giacomo Maggiore. Nel 1562 Antonio Morandi detto Il Terribilia costruì la cupola della basilica; Basilica che è dotata di ben trentacinque cappelle, la più nota delle quali è sicuramente quella della famiglia Bentivoglio.