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Antico ghetto ebraico

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Ghetto - Area del Ghetto - Ambiente unico

In pieno centro storico, si trova l’ex Ghetto Ebraico, un quartiere dall’aspetto medievale fatto di vicoli stretti, ponti coperti e passaggi sospesi che vanno da una casa all’altra. Qui hanno vissuto gli Ebrei tra il 1569 e il 1593, fino a quando non sono stati cacciati definitivamente dalla città. La zona del ghetto era racchiusa da tre cancelli, sorvegliati da alcune guardie e aperti all’alba per poi essere richiusi al calare del sole: uno era su Via de’ Giudei, uno tra Via del Carro e Via Zamboni, di cui si possono ancora vedere delle tracce, e il terzo su Via Oberdan. La via principale che lo attraversa è Via dell’Inferno, e il suo nome deriva probabilmente dal fatto che qui si trovavano numerose botteghe di fabbri che con il fuoco dello loro fucine evocavano un’atmosfera quasi infernale. Nonostante oggi le strade dell’ex Ghetto siano tranquille, è piacevolissimo fare una passeggiata tra le botteghe orafe e i piccoli locali che lo punteggiano per scoprire un quartiere dal sapore antico ed affascinante. Purtroppo l’antica Sinagoga è stata distrutta durante i bombardamenti della città durante la Seconda Guerra Mondiale, e a ricordare la sua posizione oggi resta solamente una targa commemorativa.
All’interno della zona dell’ex Ghetto, non lontano dalle due torri simbolo della città, è stato creato il Museo Ebraico di Bologna. E’ stato inaugurato nel 1999 ed è diviso in tre sezioni: un centro relativo alla documentazione composto da una biblioteca di oltre 2.000 volumi e postazioni informatiche; un museo permanente che ripercorre la storia degli Ebrei, dall’antichità fino ad oggi, con particolare riferimento alla loro presenza in Emilia Romagna e soprattutto nella città di Bologna; e uno spazio dedicato a mostre e incontri.