
Basilica di San Domenico
Periodo:
1228
place Posizione:
San Domenico - il Complesso - la Basilica
La Basilica di San Domenico è uno dei luoghi di culto più importanti di Bologna ed è stata elevata alla dignità di basilica minore nel 1884, da Papa Leone XIII. È la sede principale dell’ordine dei Frati Predicatori, o Domenicani; il fondatore dell’ordine, Domenico di Guzmán, è arrivato a Bologna all'inizio del 1200 e ha stabilito la sua sede a San Nicolò delle Vigne, luogo dove oggi si trova la Basilica dedicata a lui. Dopo la sua morte, saranno gli stessi Domenicani a voler creare una chiesa più grande dove poter conservare le sue spoglie, che ancora oggi si trovano nella Cappella di San Domenico, all'interno di una bellissima arca in marmo, visitata ogni anno da migliaia di fedeli.
Tra il XIV e il XVIII secolo, la chiesa è stata sottoposta a rimaneggiamenti ed ampliamenti.
La facciata a capanna in laterizi, tipica dello stile povero degli ordini di mendicanti come quello dei Domenicani, è stata l’ultima ad essere completata, nel 1240. Lo stile è romanico, e si deve ad un ripristino fatto all'inizio del 1900 da Alfonso Rubbiani, che ha restituito alla chiesa l’aspetto che aveva in origine, eliminando il portico del Settecento che, tra le altre cose, copriva il grande rosone che si trova al di sopra del portale. Nella lunetta che sovrasta il portale si trova un mosaico che rappresenta San Domenico che benedice la città di Bologna, e si tratta della riproduzione di un quadro del Settecento. Sulla destra della facciata si può vedere la struttura del convento, mentre sulla sinistra si trova la Cappella Ghisilardi, aggiunta nel XVI secolo.
L’interno è suddiviso in tre navate, ed ha numerose cappelle laterali; in origine, la chiesa domenicana era suddivisa in due parti: quella anteriore, dalla parte dell’abside e chiamata anche chiesa interna, era destinata ai frati; quella posteriore, dalla parte della facciata e chiamata chiesa esterna o primitiva, era riservata ai fedeli. Tra le aggiunte significative fatte tra il XIV e il XVIII secolo, ci sono sicuramente il campanile gotico del 1313, la Cappella del Rosario, del XV secolo, e la Cappella Ghisilardi, sul lato destro della facciata, in stile rinascimentale.
Nel XVI secolo, le quattro cappelle gotiche che si trovavano nella navata di sinistra sono state sostituite dalla Cappella Pepoli, dalla pianta a croce. Durante il Concilio di Trento, nel Seicento, la parte che divideva in due la chiesa è stata eliminata, e il coro in legno è stato riposizionate alle spalle dell’altare maggiore.
Opere d’arte: all’interno della Basilica di San Domenico si trovano, oltre alle Cappelle , numerose opere d’arte di importanti artisti, come ad esempio “San Tommaso d’Aquino”, nel transetto destro, opera del Guercino; “San Raimondo di Peñafort attraversa il mare sul suo mantello” di Carracci; il “Matrimonio mistico di Santa Caterina d’Alessandria” di Filippino Lippi, che si trova nella piccola cappella sulla destra dell’altare maggiore.
All’interno della Basilica si trova un piccolo museo che conserva alcune reliquie e opere d’arte, come ad esempio un Busto di San Domenico, in terracotta, opera di Niccolò dell’Arca, o il reliquiario di Luigi IX di Francia, magnifico esempio del XIII secolo di oreficeria in stile gotico.
Tra il XIV e il XVIII secolo, la chiesa è stata sottoposta a rimaneggiamenti ed ampliamenti.
La facciata a capanna in laterizi, tipica dello stile povero degli ordini di mendicanti come quello dei Domenicani, è stata l’ultima ad essere completata, nel 1240. Lo stile è romanico, e si deve ad un ripristino fatto all'inizio del 1900 da Alfonso Rubbiani, che ha restituito alla chiesa l’aspetto che aveva in origine, eliminando il portico del Settecento che, tra le altre cose, copriva il grande rosone che si trova al di sopra del portale. Nella lunetta che sovrasta il portale si trova un mosaico che rappresenta San Domenico che benedice la città di Bologna, e si tratta della riproduzione di un quadro del Settecento. Sulla destra della facciata si può vedere la struttura del convento, mentre sulla sinistra si trova la Cappella Ghisilardi, aggiunta nel XVI secolo.
L’interno è suddiviso in tre navate, ed ha numerose cappelle laterali; in origine, la chiesa domenicana era suddivisa in due parti: quella anteriore, dalla parte dell’abside e chiamata anche chiesa interna, era destinata ai frati; quella posteriore, dalla parte della facciata e chiamata chiesa esterna o primitiva, era riservata ai fedeli. Tra le aggiunte significative fatte tra il XIV e il XVIII secolo, ci sono sicuramente il campanile gotico del 1313, la Cappella del Rosario, del XV secolo, e la Cappella Ghisilardi, sul lato destro della facciata, in stile rinascimentale.
Nel XVI secolo, le quattro cappelle gotiche che si trovavano nella navata di sinistra sono state sostituite dalla Cappella Pepoli, dalla pianta a croce. Durante il Concilio di Trento, nel Seicento, la parte che divideva in due la chiesa è stata eliminata, e il coro in legno è stato riposizionate alle spalle dell’altare maggiore.
Opere d’arte: all’interno della Basilica di San Domenico si trovano, oltre alle Cappelle , numerose opere d’arte di importanti artisti, come ad esempio “San Tommaso d’Aquino”, nel transetto destro, opera del Guercino; “San Raimondo di Peñafort attraversa il mare sul suo mantello” di Carracci; il “Matrimonio mistico di Santa Caterina d’Alessandria” di Filippino Lippi, che si trova nella piccola cappella sulla destra dell’altare maggiore.
All’interno della Basilica si trova un piccolo museo che conserva alcune reliquie e opere d’arte, come ad esempio un Busto di San Domenico, in terracotta, opera di Niccolò dell’Arca, o il reliquiario di Luigi IX di Francia, magnifico esempio del XIII secolo di oreficeria in stile gotico.