
Antonio Morandi detto Il Terribilia
Basilica di San Petronio
place Posizione:
San Petronio - Basilica - Ambiente unico
La Basilica di San Petronio, nonostante non sia la chiesa episcopale di Bologna, che è la Cattedrale di San Pietro, è il principale edificio religioso della città, e proprio per la sua importanza le è stato conferito il titolo di basilica minore. Si affaccia su Piazza Maggiore e, nonostante sia rimasta ampiamente incompiuta, le sue imponenti dimensioni la rendono è il sesto edificio religioso più grande d’Europa e il quarto in Italia: misura 132 metri di lunghezza, 60 di larghezza e 51 di altezza esterna, mentre le volte interne raggiungono i 44,27 metri.
La sua costruzione è iniziata il 7 giugno del 1390, pochi anni dopo quella del Duomo di Milano, del 1386, e questo la rende l’ultima chiesa tardo gotica costruita in Italia; è dedicata al santo patrono di Bologna, e la posa della prima pietra è stata celebrata con una solenne processione per le strade della città.
Il culto di San Petronio, a cui è dedicata la basilica, è stato fortemente voluto dal Consiglio dei Quattrocento, e si narra che una prima idea di costruire e dedicare una chiesa al Santo risalga al 1307 ma che, per motivi politici, il progetto sia stato rimandato.
Il primo progetto viene affidato ad Antonio di Vincenzo, che costruisce un modello in legno in scala 1/12, misteriosamente distrutto insieme ai progetti del 1402; l’unica cosa che si sa è che, secondo quei progetti, la basilica avrebbe dovuto avere un aspetto molto diverso da quello attuale, probabilmente ancora più imponente. I lavori di realizzazione della basilica sono andati avanti a fasi alterne, solo nel nel 1663 viene ufficialmente completata la costruzione della basilica, anche se è stata consacrata solamente nel 1954.
La facciata , iniziata dal Terribilia , è incompiuta e divisa in due parti nette: quella inferiore, caratterizzata dall'utilizzo di marmi bianchi e rosa, è composta da decorazioni tardo-gotiche con rilievi polilobati che raffigurano dei santi. I tre portali sono riccamente decorati (anche se quello centrale manca di cuspide): la Porta Magna è sormontata da tre sculture a tutto tondo dell’artista senese Jacopo della Quercia, la Madonna con il Bambino al centro e i Santi Petronio e Ambrogio ai suoi lati. Lo scultore ha decorato anche gli stipiti del portale, inserendo dieci formelle a bassorilievo che rappresentano le Storie della Genesi e i Profeti.
Sulle fiancate di San Petronio si può vedere un’alternanza di contrafforti e grandi finestre traforate nel marmo, da cui entra la luce. L’estrema semplicità delle fiancate faceva parte del progetto dell’architetto Vincenzi, ed aveva lo scopo di evitare un eccessivo contrasto tra la basilica e gli edifici circostanti. La basilica è dotata di un campanile alto 65 metri, al cui interno si trovano 4 campane del XV secolo che vengono suonate ancora oggi dalle associazioni campanare cittadine.
La basilica è divisa in tre ampie navate, separate da grandi pilastri in mattoni decorati da ricchi capitelli a forma di foglia, mentre la volta è suddivisa in 6 grandi campate a pianta quadrata. Non si può fare a meno di notare l’assenza di vetrate nell'abside, un elemento caratteristico dell’architettura gotica, e questo si deve al fatto che l’intera basilica ha un orientamento particolare: rispetto alla maggior parte delle chiese, disposte con l’abside ad est e la facciata ad ovest, a San Petronio si trovano rispettivamente a sud e a nord, e questo fa sì che la chiesa sia illuminata da una luce diffusa che entra lateralmente e non frontalmente. Una delle particolarità della Basilica è sicuramente il gran numero di cappelle laterali che si trovano al suo interno, ben 22.
La sua costruzione è iniziata il 7 giugno del 1390, pochi anni dopo quella del Duomo di Milano, del 1386, e questo la rende l’ultima chiesa tardo gotica costruita in Italia; è dedicata al santo patrono di Bologna, e la posa della prima pietra è stata celebrata con una solenne processione per le strade della città.
Il culto di San Petronio, a cui è dedicata la basilica, è stato fortemente voluto dal Consiglio dei Quattrocento, e si narra che una prima idea di costruire e dedicare una chiesa al Santo risalga al 1307 ma che, per motivi politici, il progetto sia stato rimandato.
Il primo progetto viene affidato ad Antonio di Vincenzo, che costruisce un modello in legno in scala 1/12, misteriosamente distrutto insieme ai progetti del 1402; l’unica cosa che si sa è che, secondo quei progetti, la basilica avrebbe dovuto avere un aspetto molto diverso da quello attuale, probabilmente ancora più imponente. I lavori di realizzazione della basilica sono andati avanti a fasi alterne, solo nel nel 1663 viene ufficialmente completata la costruzione della basilica, anche se è stata consacrata solamente nel 1954.
La facciata , iniziata dal Terribilia , è incompiuta e divisa in due parti nette: quella inferiore, caratterizzata dall'utilizzo di marmi bianchi e rosa, è composta da decorazioni tardo-gotiche con rilievi polilobati che raffigurano dei santi. I tre portali sono riccamente decorati (anche se quello centrale manca di cuspide): la Porta Magna è sormontata da tre sculture a tutto tondo dell’artista senese Jacopo della Quercia, la Madonna con il Bambino al centro e i Santi Petronio e Ambrogio ai suoi lati. Lo scultore ha decorato anche gli stipiti del portale, inserendo dieci formelle a bassorilievo che rappresentano le Storie della Genesi e i Profeti.
Sulle fiancate di San Petronio si può vedere un’alternanza di contrafforti e grandi finestre traforate nel marmo, da cui entra la luce. L’estrema semplicità delle fiancate faceva parte del progetto dell’architetto Vincenzi, ed aveva lo scopo di evitare un eccessivo contrasto tra la basilica e gli edifici circostanti. La basilica è dotata di un campanile alto 65 metri, al cui interno si trovano 4 campane del XV secolo che vengono suonate ancora oggi dalle associazioni campanare cittadine.
La basilica è divisa in tre ampie navate, separate da grandi pilastri in mattoni decorati da ricchi capitelli a forma di foglia, mentre la volta è suddivisa in 6 grandi campate a pianta quadrata. Non si può fare a meno di notare l’assenza di vetrate nell'abside, un elemento caratteristico dell’architettura gotica, e questo si deve al fatto che l’intera basilica ha un orientamento particolare: rispetto alla maggior parte delle chiese, disposte con l’abside ad est e la facciata ad ovest, a San Petronio si trovano rispettivamente a sud e a nord, e questo fa sì che la chiesa sia illuminata da una luce diffusa che entra lateralmente e non frontalmente. Una delle particolarità della Basilica è sicuramente il gran numero di cappelle laterali che si trovano al suo interno, ben 22.