
Le Torri di Bologna
place Posizione:
Piazza Maggiore - Palazzi e opere - Ambiente unico
A Bologna c’erano più di 100 torri di cui solo una ventina sono arrivate più o meno integre a noi. La più vecchia torre medievale , costruita nel 975, era la Torre Rodaldi ; la più vicina noi era la Torre Bentivoglio , costruita nel 1488. La prima crollò nel 1385 sulle case adiacenti , facendo anche dei morti, a causa dei continui scavi fatti a piano terra nelle mura, per ricavare più spazio per una bottega; la seconda fu distrutta dai Bolognesi nel 1507 che cacciarono i proprietari signori della città. Esistono torri e case torri: queste ultime ,molto più basse delle torri vere e proprie , erano a tutti gli effetti delle abitazioni. Le torri invece erano il nucleo centrale di quello che oggi potremmo chiamare un condominio , detto “curia” , con le case dei componenti della famiglia e della servitù, le cappelle e altri locali di servizio, addossate alla torre , a cui accedevano ad almeno 10 metri di altezza dalle finestre, tramite dei ballatoi di legno puntellati da travi conficcate nelle mura, nei cosiddetti fori pontai . In questo modo, in caso di pericolo, ognuno poteva rifugiarsi rapidamente nella torre, da dove si poteva fronteggiare meglio l’eventuale nemico. Per questo motivo quasi tutte le torri non avevano aperture a piano terra: quelle che vediamo oggi sono quasi sempre state fatte in epoca successiva alla realizzazione delle torri. La costruzione di una torre durava dai tre ai dieci anni , a seconda dei soldi disponibili e delle maestranze impegnate e iniziava sempre in tarda primavera, con lo scavo delle fondazioni . Lo scavo era di solito di circa 15 metri di lato e profondo almeno 6 metri , comunque fino ad arrivare ad uno stato di argilla impermeabile. Lo scavo veniva rinforzato con travi di legno e riempito con ciottoli, calce e sabbia. Dopodiché si usavano blocchi di selenite , un particolare gesso tipico dei colli bolognesi, per realizzare la base della torre. Dopo un anno, consolidato lo zoccolo, si passava ad erigere la torre vera e propria, con doppie pareti di mattoni rossi locali uniti con calce.La parte esterna era la più spessa e lo spazio tra le due parti era riempito da ciottoli, calce e sabbia . Via via che si saliva, la doppia parete , detta “a sacco”, si assottigliava passando dai tre metri circa della base al metro e mezzo in cima. Ogni 1,60 metri si lasciavano poi dei fori passanti per i pali di sostegno dei ponteggi esterni, detti fori di ponte, per i futuri ballatoi, impalcature e corridoi. Le porte d’ingresso erano poste a circa 10 metri ed erano piccole e realizzate con cornici in selenite, cui si accedeva con scale di legno dall’esterno. All’interno inizialmente i pavimenti erano di legno e amovibili in caso di bisogno così come le scale interne. Sempre all’inizio nelle torri non erano previste finestre e balconi che vennero realizzate solo in seguito.