
Giambologna (Jean de Boulogne)
Piazza del Nettuno
Periodo:
1563-1566
place Posizione:
Nettuno - Piazza e Monumenti - Ambiente unico
Piazza del Nettuno è stata creata durante la metà del Cinquecento per mettere in risalto la Statua del Nettuno. Per fare spazio all’opera, è stato fatto uno dei maggiori interventi urbanistici della città, che ha portato all'abbattimento di un intero isolato e di fatto ha unito Piazza del Nettuno con Piazza Maggiore. Su di essa si affacciano la Salaborsa, il Palazzo del Podestà e il Palazzo di Re Enzo. La Fontana del Nettuno è soprannominata dai Bolognesi “al Zigànt”, il gigante, per via delle sue dimensioni imponenti. È stato il vice legato pontificio Pier Donato Cesi a volerla, in onore di Papa Pio IV, e l’opera è stata assegnata all'architetto Tommaso Laureti, al fonditore Zanobio Portigiani e allo scultore fiammingo Jean de Boulogne di Douai, detto Giambologna, nell’agosto del 1563. La grande vasca della fontana è fatta con macigno locale ricoperto di marmo, e accoglie al suo interno quattro nereidi, alcuni emblemi pontifici e quattro putti che tengono altrettanti delfini, simboli dei quattro grandi fiumi conosciuti a quel tempo: Gange, Nilo, Danubio e Rio delle Amazzoni. Al centro della grande vasca si eleva un piedistallo su cui si trova la statua in bronzo del dio Nettuno, che tende una mano come a voler placare i quattro grandi fiumi ai suoi piedi. La scelta del tema marino non è casuale: oltre ad essere molto di moda nel Cinquecento, doveva essere un simbolo della supremazia della Chiesa sulla città di Bologna, proprio come il dio Nettuno placa le acque dei quattro grandi fiumi ai suoi piedi. Le acque che sgorgano dalla fontana vengono dalla Conserva di Valverde, un sistema di raccolta delle acque ideato dallo stesso architetto a cui era stata affidata la progettazione del Nettuno, Tommaso Laureti, perché la sorgente che doveva alimentar in origine la fontana si era dimostrata insufficiente. Già poco dopo la sua inaugurazione, i Bolognesi hanno iniziato ad utilizzarla per scopi pratici: i mercanti di ortaggi ci pulivano i propri prodotti, le donne la utilizzavano per fare il bucato, fino ad arrivare addirittura ad utilizzarla come bagno. La situazione era degenerata talmente tanto che nel 1604 venne costruita una cancellata intorno alla fontana, proprio per evitare atti di vandalismo e indecenza. La cancellata è stata rimossa nel 1888, durante uno dei numerosi restauri della Fontana del Nettuno.