
Guido Reni
Santuario della Madonna di San Luca
place Posizione:
San Luca - la Chiesa - Ambiente unico
Il Santuario della Madonna di San Luca è una basilica dedicata al culto mariano. Si trova sul colle della Guardia, nella parte sud-ovest di Bologna, ed è visibile da tutta la città. Fino dalla sua fondazione è sempre stato meta di pellegrinaggi per venerare la Madonna con Bambino, detta anche di San Luca. La storia del Santuario è indissolubilmente legata a quella dell’icona sacra custodita al suo interno, così come la leggenda che parla del suo arrivo a Bologna: si dice che un pellegrino eremita greco abbia ricevuto dai sacerdoti di Santa Sofia un dipinto della Madonna attribuito a Luca evangelista, col compito di portarlo sul “monte della Guardia”. Una volta arrivato a Roma, il pellegrino ha scoperto che il monte della Guarda si trovava nelle vicinanze di Bologna, così si è diretto verso la città ed è stato accolto, al suo arrivo, dalle autorità della città, che hanno portato in processione l’immagine sacra. Secondo alcuni documenti, invece, il Santuario sarebbe stato fondato da Angelica Bonfantini, che nel 1192 decise di dedicarsi alla vita eremitica sul monte della Guardia e costruire lì un oratorio e una chiesa. Un anno dopo, Papa Celestino III ordina al vescovo di Bologna di iniziare la costruzione della “nuova chiesa su Monte della Guardia”. Il Santuario diventa immediatamente meta di pellegrini e conosce un lungo periodo di prosperità. A questo ne segue uno di decadenza, dovuto all'instabilità politica di Bologna, fino a quando, con il miracolo della pioggia, il Santuario torna nuovamente alla prosperità: il 5 luglio 1433 le piogge torrenziali che rischiavano di rovinare il raccolto si sono improvvisamente interrotte all'arrivo di una processione che portava l’icona della Madonna di San Luca. Le numerose donazioni che sono seguite al miracolo hanno permesso il restauro completo dell’edificio, che è stato dotato anche di una cappella a pianta poligonale per custodire l’icona sacra.
Lo stile predominante è il barocco, come appare subito evidente dalle forme curve e dalle moltissime rientranze e sporgenze che danno movimento alla struttura del Santuario. La parte centrale è costituita principalmente dall'enorme tiburio di forma ellittica, sormontato da una grande lanterna. La facciata copre solamente parte dell’edificio, ed è composta da un avancorpo dalla classica forma a pronao, con un grande frontone sorretto da paraste in stile ionico. Il porticato che si sviluppa ai lati della facciata termina con due edicole pentagonali che racchiudono il piazzale, mentre ai lati del portale si trovano le statue di San Luca e San Marco. L’interno è a pianta ellittica, su cui si inserisce una croce greca, formata dalla navata centrale e dalle due cappelle maggiori laterali. All'interno del presbiterio rialzato si trova l’immagine sacra della Madonna col Bambino : il dipinto è una tempera su lino ricoperta da foglia d’argento e applicata su una tavola in legno di pioppo. Lo stile richiama quello bizantino, come capita spesso con l’arte figurativa tra il XII e il XIII secolo. Degne di nota anche le quattro pale d’altare che si trovano nel Santuario, opere di grandi artisti: “La Madonna del Rosario” di Guido Reni, “Cristo che appare alla Madre” del Guercino, due opere dedicate alla Beata Vergine di Donato Creti e una di Domenico Pestrini.
Una curiosità: arrivando al Santuario non si può fare a meno di notare il lunghissimo porticato che arriva fino in città: è stato edificato per proteggere i pellegrini dalla pioggia, è composto da 666 archi e 15 cappelle con i Misteri del Rosario ed è lungo ben 3,796 chilometri, misura che lo rende il portico più lungo del mondo.
Lo stile predominante è il barocco, come appare subito evidente dalle forme curve e dalle moltissime rientranze e sporgenze che danno movimento alla struttura del Santuario. La parte centrale è costituita principalmente dall'enorme tiburio di forma ellittica, sormontato da una grande lanterna. La facciata copre solamente parte dell’edificio, ed è composta da un avancorpo dalla classica forma a pronao, con un grande frontone sorretto da paraste in stile ionico. Il porticato che si sviluppa ai lati della facciata termina con due edicole pentagonali che racchiudono il piazzale, mentre ai lati del portale si trovano le statue di San Luca e San Marco. L’interno è a pianta ellittica, su cui si inserisce una croce greca, formata dalla navata centrale e dalle due cappelle maggiori laterali. All'interno del presbiterio rialzato si trova l’immagine sacra della Madonna col Bambino : il dipinto è una tempera su lino ricoperta da foglia d’argento e applicata su una tavola in legno di pioppo. Lo stile richiama quello bizantino, come capita spesso con l’arte figurativa tra il XII e il XIII secolo. Degne di nota anche le quattro pale d’altare che si trovano nel Santuario, opere di grandi artisti: “La Madonna del Rosario” di Guido Reni, “Cristo che appare alla Madre” del Guercino, due opere dedicate alla Beata Vergine di Donato Creti e una di Domenico Pestrini.
Una curiosità: arrivando al Santuario non si può fare a meno di notare il lunghissimo porticato che arriva fino in città: è stato edificato per proteggere i pellegrini dalla pioggia, è composto da 666 archi e 15 cappelle con i Misteri del Rosario ed è lungo ben 3,796 chilometri, misura che lo rende il portico più lungo del mondo.