
Torre Accursi detta dell'Orologio
Periodo:
1250 ca.
Dimensione:
36,2 mt + 10 mt della lanterna o terrazzo
place Posizione:
Palazzo d'Accursio - il Complesso - il Palazzo
La Torre dell'Orologio o Torre Accursi rappresenta il nucleo originale di Palazzo d'Accursio, l'attuale Casa Comunale, appartenuta al maestro di diritto Accorso da Bagnolo, in latino Accursius, ( Impruneta 1184 – Bologna, 1263), di origine fiorentina, che fece costruire la casa con annesso la torre per adibirla a sua abitazione personale e che poi la usò anche come scuola di diritto. Alla morte di Accursius la casa torre venne venduta dai due figli al Comune che conservò intatta la torre ma demolì la casa per costruire Palazzo della Biada , primo nucleo di quello che poi in seguito sarebbe diventato il Palazzo comunale.
Il Consiglio degli Anziani di Bologna decise nel 1444 di installare sulla Torre Accursi un orologio che contasse le ore anche di notte; fino ad allora , a parte l’ orologio sulla Torre Lambertini , si usava la meridiana , che funzionava solo di giorno. Per questo motivo la torre fu alzata di circa 10 metri e Fioravante Fioravanti vi montò, nel 1451, un gigantesco orologio. Dopo qualche tempo l’orologio fu dotato anche di un meccanismo che permetteva ad automi lignei di uscire allo scoccare di ogni ora da una porticina, sfilare davanti all'immagine di una Madonna con Bambino e rientrare da un'altra porticina. Il carosello di automi in legno che raffiguravano la Madonna con il bambino, i Re Magi , un cavaliere e un angelo funzionò sino al 1796 quando si guastò e non venne più riparato. Intanto nel 1492 i fuochi d’artificio usati per festeggiare l’ascesa al papato Alessandro Vi , al secolo Rodrigo Borgia, danneggiarono la torretta in legno per cui nel 1493 Giovanni da Brensa, architetto e muratore, ricostruì la parte terminale della torre danneggiata inserendo una lanterna ottagonale sovrastata da un tempietto circolare con cupola di rame per la campana .
A fine ottocento nel corso dei lavori di restauro del Palazzo della Biada Raffaele Faccioli effettuò alcune modifiche alla torre levando il parapetto a pilastrini mantenendo il cupolino di Giovanni da Brensa. Ma per giungere all’aspetto attuale si dovette fare un altro intervento , questa volta non sulla torre. Difatti, poiché la torre non riusciva a svettare come si voleva rispetto al palazzo, si decise di demolire la volta della Cappella Farnese alle spalle della torre , per abbassarla.
Il Consiglio degli Anziani di Bologna decise nel 1444 di installare sulla Torre Accursi un orologio che contasse le ore anche di notte; fino ad allora , a parte l’ orologio sulla Torre Lambertini , si usava la meridiana , che funzionava solo di giorno. Per questo motivo la torre fu alzata di circa 10 metri e Fioravante Fioravanti vi montò, nel 1451, un gigantesco orologio. Dopo qualche tempo l’orologio fu dotato anche di un meccanismo che permetteva ad automi lignei di uscire allo scoccare di ogni ora da una porticina, sfilare davanti all'immagine di una Madonna con Bambino e rientrare da un'altra porticina. Il carosello di automi in legno che raffiguravano la Madonna con il bambino, i Re Magi , un cavaliere e un angelo funzionò sino al 1796 quando si guastò e non venne più riparato. Intanto nel 1492 i fuochi d’artificio usati per festeggiare l’ascesa al papato Alessandro Vi , al secolo Rodrigo Borgia, danneggiarono la torretta in legno per cui nel 1493 Giovanni da Brensa, architetto e muratore, ricostruì la parte terminale della torre danneggiata inserendo una lanterna ottagonale sovrastata da un tempietto circolare con cupola di rame per la campana .
A fine ottocento nel corso dei lavori di restauro del Palazzo della Biada Raffaele Faccioli effettuò alcune modifiche alla torre levando il parapetto a pilastrini mantenendo il cupolino di Giovanni da Brensa. Ma per giungere all’aspetto attuale si dovette fare un altro intervento , questa volta non sulla torre. Difatti, poiché la torre non riusciva a svettare come si voleva rispetto al palazzo, si decise di demolire la volta della Cappella Farnese alle spalle della torre , per abbassarla.