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Torre degli Asinelli

Periodo:

1109 - 1119

Dimensione:

Altezza 97,20 mt. | base 8,15 x 8,15 mt. | spessore muri 4,10 mt.

place Posizione:

Due Torri - le 2 Torri - Ambiente unico

Insieme alla Torre della Garisenda la Torre degli Asinelli è uno dei simboli della città di Bologna. Raggiunge l’altezza di 97,20 metri ed ha una pendenza verso ovest di 2,23 metri, fatto che la rende la torre pendente più alta d’Italia.La tradizione attribuisce la costruzione a Gherardo Asinelli, da cui prenderebbe il nome, tra il 1109 e il 1119. Secondo la datazione fatta tramite termoluminescenza sui laterizi alla base della torre la data di costruzione sembrerebbe risalire ad un secolo prima, ma la famiglia Asinelli potrebbe avere semplicemente preso possesso di una torre già esistente invece di costruirla. Durante il quattordicesimo secolo, quando ormai la famiglia Asinelli era in declino, il comune di Bologna ha acquistato la torre per utilizzarla come prigione e come fortificazione. A questo stesso periodo risale una struttura sopraelevata in legno, a circa 30 metri da terra, che univa la Torre degli Asinelli e quella della Garisenda tramite una passerella, distrutta durante un incendio nel 1398. Secondo la leggenda, questa struttura era stata commissionata da Giovanni Visconti e serviva a tenere d’occhio l’area del Mercato di Mezzo per avere la possibilità di intervenire tempestivamente in caso di rivolte. Oggi la Torre è visitabile, ed è possibile salire i 498 gradini che si trovano al suo interno per raggiungere la cima e godere di una magnifica vista a trecentosessanta gradi sulla città. La storia della Torre è piena di fatti curiosi, accuratamente riportati nelle cronache dell’epoca: nel 1513, durante alcuni festeggiamenti che si svolgevano in Piazza Maggiore, la Torre è stata colpita da una palla di cannone da 8 libbre (circa 3 chili e mezzo), che tuttavia non ha fatto alcun danno; è stata colpita anche da molti incendi, ma anch'essi non hanno creato danni alla struttura, ma solo alle scale interne in legno; per finire, essendo così alta rispetto al resto della città, la Torre ha da sempre attirato una grandissima quantità di fulmini fino a quando, nel 1824, non è stato sistemato un parafulmine sulla sua cima. Nel 1790, la Torre degli Asinelli ha svolto un ruolo fondamentale a livello scientifico: Giovanni Battista Guglielmini voleva misurare gli effetti della rotazione terrestre, ed è riuscito a farlo tramite alcuni esperimenti condotti sulla Torre, lasciando cadere delle sfere di piombo dalla sua sommità e misurando la loro deviazione.