
Torre Oseletti
Periodo:
XII secolo
Dimensione:
Altezza 31 metri | base ca 7,00 x 7,00 mt. | spessore muri 2,00 mt.
place Posizione:
Strada Maggiore - Torri - Ambiente unico
STRADA MAGGIORE 34-36
Alla sua edificazione la Torre degli Oseletti era una delle torri più alte di Bologna raggiungendo i 70 metri ma successivamente fu più che dimezzata sembra in ottemperanza ad una sentenza giudiziaria che colpì i proprietari. , Incastonata tra Palazzo Sanguinetti e Casa Masetti, la torre presenta sotto il portico la caratteristica porta a sesto acuto, larga solo 77 cm. e ricostruita come il modello originario nel 1924 , a cui probabilmente si accedeva con uno o più gradini, in quanto il livello stradale era più basso. Nella base spiccano nove file di parallelepipedi di selenite , aggiunte nel novecento, mentre nella porzione di torre che si eleva dal tetto si possono vedere le caratteristiche buche pontaie e le finestre centinate, queste invece originarie del medioevo.
La Torre fu una delle tante possedute dalla famiglia guelfa degli Oseletti o Uccelletti, il cui nome deriva proprio dalla presenza nello stemma di tre cardellini, che ha avuto vari possedimenti a Bologna sin dal 1100 e i cui appartenenti furono consoli e crociati. La famiglia si estinse nel corso del 1300 e dopo aver avuto nei secoli vari proprietari, tra cui anche i Fava, la torre fu acquistata alla fine del 1700 dal conte Antonio Aldini, ministro e amico di Napoleone, che la fece ristrutturare unitamente al palazzo Sanguinetti, che oggi ospita il Museo della Musica , e che presenta magnifici affreschi dei più importanti artisti dell’epoca.
La Torre è anche famosa perché il 30 agosto 1645 fu teatro delle gesta di due funamboli che tesero una corda tra la Torre degli Oseletti e quella degli Asinelli e vi passeggiarono sul filo sospesi nel vuoto.
Alla sua edificazione la Torre degli Oseletti era una delle torri più alte di Bologna raggiungendo i 70 metri ma successivamente fu più che dimezzata sembra in ottemperanza ad una sentenza giudiziaria che colpì i proprietari. , Incastonata tra Palazzo Sanguinetti e Casa Masetti, la torre presenta sotto il portico la caratteristica porta a sesto acuto, larga solo 77 cm. e ricostruita come il modello originario nel 1924 , a cui probabilmente si accedeva con uno o più gradini, in quanto il livello stradale era più basso. Nella base spiccano nove file di parallelepipedi di selenite , aggiunte nel novecento, mentre nella porzione di torre che si eleva dal tetto si possono vedere le caratteristiche buche pontaie e le finestre centinate, queste invece originarie del medioevo.
La Torre fu una delle tante possedute dalla famiglia guelfa degli Oseletti o Uccelletti, il cui nome deriva proprio dalla presenza nello stemma di tre cardellini, che ha avuto vari possedimenti a Bologna sin dal 1100 e i cui appartenenti furono consoli e crociati. La famiglia si estinse nel corso del 1300 e dopo aver avuto nei secoli vari proprietari, tra cui anche i Fava, la torre fu acquistata alla fine del 1700 dal conte Antonio Aldini, ministro e amico di Napoleone, che la fece ristrutturare unitamente al palazzo Sanguinetti, che oggi ospita il Museo della Musica , e che presenta magnifici affreschi dei più importanti artisti dell’epoca.
La Torre è anche famosa perché il 30 agosto 1645 fu teatro delle gesta di due funamboli che tesero una corda tra la Torre degli Oseletti e quella degli Asinelli e vi passeggiarono sul filo sospesi nel vuoto.