
Torre Prendiparte
Periodo:
1150 ca.
Dimensione:
altezza 59,5 metri | 12 piani | spessore muri base 2,35 mt.
place Posizione:
Piazzetta Prendiparte - Torri - Ambiente unico
PIAZZETTA PRENDIPARTE
La famiglia Prendiparte era una delle più importanti dell’Italia del Nord ed in particolare a Bologna. Per capire quanto fossero potenti , quando uno degli indici di prestigio e di potere era il numero dei servi posseduti, i nobili Prendiparte si collocavano ai primi posti a Bologna con più di 200 servi. Il più famoso dei componenti la famiglia , Prendiparte dei Prendiparti, ospitò nella torre Federico Barbarossa nel 1174 per la preparazione delle Crociate a cui partecipò egli stesso insieme ad altri 2000 uomini d’arme bolognesi. La torre passò di mano varie volte; alla fine del 1300 andò ai Fabbruzzi a cui fu confiscata alla caduta dei Bentivoglio. Ma due monache della famiglia Fabbruzzi, appartenenti al monastero della Sacra Maria della Consolazione, riuscirono a riottenerla per poi venderla a Ercole Seccadenari nel 1530. Gli eredi di questa famiglia la vendettero nel 1588 , insieme alla casa adiacente, alla Mensa Arcivescovile ovvero alla Curia Diocesana, che adibì la casa a Seminario. Nel 1751, trasferito il seminario altrove, la torre e la casa furono adibiti a carcere maschile della curia e a sede della polizia. Tali restarono fino al 1796 quando furono confiscati dagli editti napoleonici per poi passare nel 1868 al Demanio dello stato. In seguito la proprietà passò di mano varie volte e l’attuale proprietario ha ristrutturato finemente tutti gli 11 piani e il terrazzo per adibirli a residenza e Bed and breakfast. La torre, detta anche “Coronata “ perché a circa 50 metri di altezza ha una risega molto particolare che riduce lo spessore delle mura, presenta una lieve pendenza verso nord. La base è composta da 9 file di parallelepipedi di selenite mentre sul lato visibile della torre si apre la finestra originaria a circa 20 metri di altezza e sotto due finestre più recenti alla cui altezza si può notare uno stemma in arenaria del 1400 ormai usurato e quindi illeggibile.
Il restauro della torre ha consentito di ottenere un ingresso al piano terra, un living con salotto e camino al primo piano e una zona notte matrimoniale e un’ampia cucina per la prima colazione nel piano soppalcato. Al 3°, 4° e 5° piano, nelle tre celle che costituivano le prigioni della Curia, la proprietà offre la possibilità di organizzare cene di gala, meeting e concerti. Al quinto piano c’è una zona relax e benessere . Al dodicesimo e ultimo piano c’è la terrazza, dove si può godere la vista a a 360gradi sulla città.
La famiglia Prendiparte era una delle più importanti dell’Italia del Nord ed in particolare a Bologna. Per capire quanto fossero potenti , quando uno degli indici di prestigio e di potere era il numero dei servi posseduti, i nobili Prendiparte si collocavano ai primi posti a Bologna con più di 200 servi. Il più famoso dei componenti la famiglia , Prendiparte dei Prendiparti, ospitò nella torre Federico Barbarossa nel 1174 per la preparazione delle Crociate a cui partecipò egli stesso insieme ad altri 2000 uomini d’arme bolognesi. La torre passò di mano varie volte; alla fine del 1300 andò ai Fabbruzzi a cui fu confiscata alla caduta dei Bentivoglio. Ma due monache della famiglia Fabbruzzi, appartenenti al monastero della Sacra Maria della Consolazione, riuscirono a riottenerla per poi venderla a Ercole Seccadenari nel 1530. Gli eredi di questa famiglia la vendettero nel 1588 , insieme alla casa adiacente, alla Mensa Arcivescovile ovvero alla Curia Diocesana, che adibì la casa a Seminario. Nel 1751, trasferito il seminario altrove, la torre e la casa furono adibiti a carcere maschile della curia e a sede della polizia. Tali restarono fino al 1796 quando furono confiscati dagli editti napoleonici per poi passare nel 1868 al Demanio dello stato. In seguito la proprietà passò di mano varie volte e l’attuale proprietario ha ristrutturato finemente tutti gli 11 piani e il terrazzo per adibirli a residenza e Bed and breakfast. La torre, detta anche “Coronata “ perché a circa 50 metri di altezza ha una risega molto particolare che riduce lo spessore delle mura, presenta una lieve pendenza verso nord. La base è composta da 9 file di parallelepipedi di selenite mentre sul lato visibile della torre si apre la finestra originaria a circa 20 metri di altezza e sotto due finestre più recenti alla cui altezza si può notare uno stemma in arenaria del 1400 ormai usurato e quindi illeggibile.
Il restauro della torre ha consentito di ottenere un ingresso al piano terra, un living con salotto e camino al primo piano e una zona notte matrimoniale e un’ampia cucina per la prima colazione nel piano soppalcato. Al 3°, 4° e 5° piano, nelle tre celle che costituivano le prigioni della Curia, la proprietà offre la possibilità di organizzare cene di gala, meeting e concerti. Al quinto piano c’è una zona relax e benessere . Al dodicesimo e ultimo piano c’è la terrazza, dove si può godere la vista a a 360gradi sulla città.