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Torre Toschi

Periodo:

XII secolo

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Altezza 26 metri | base 6,70 x 6,70 mt. | spessore muri 2,10 mt.

place Posizione:

Piazza Minghetti - Torri - Ambiente unico

PIAZZA MINGHETTI, 3
La comunità toscana rappresentava il più numeroso gruppo di forestieri a Bologna nel medioevo. Questo sia per la vicinanza e l’importanza dello Studio universitario bolognese ma anche per gli esili causati dalle lotte tra guelfi e ghibellini. Nei primi anni del XIII secolo i toscani a Bologna, chiamati all'epoca toschi, si costituirono in una corporazione, anche detta società d'armi , denominata Società dè Toschi, organizzata con proprio statuto, magistratura e armi. Era molto probabile quindi che famiglie di toscani creatasi a Bologna prendessero il nome di Toschi e che queste fossero più di una. Infatti c’erano due rami di Toschi: uno di parte guelfa, e uno ghibellina, nobile; i primi erano i più numerosi e attivi in città ed è a essi che si attribuisce la costruzione di questa torre. Questi Toschi ebbero dei personaggi molto in vista in città tra cui spicca Iseppe de' Toschi, che nei primi anni del 1200, riorganizzò la città su base repubblicana. Due episodi caratterizzano inoltre i membri di questa famiglia. Il primo riguarda il tentativo di avvelenamento di Giovanni degli Orsi e della moglie da parte di Giovanni de' Toschi, follemente innamorato della donna; quest’ultimo, una volta scoperto, dovette abbandonare la città. L’altro episodio fu l’assassinio, nel 1467, di Ugolino Toschi da parte dei suoi stessi fratelli per una questione d’eredità. Dopo questi eventi la famiglia iniziò un lento decadimento per poi estinguersi, sembra , nel XVII secolo.

La proprietà della torre fu da fine 1300 dei Passipoveri, poi dei Cazzanemici e nel 1578 passò ai Locatelli. Questi inglobarono la torre nel palazzo che fecero costruire, allora in via dè Toschi e oggi al numero 3 di piazza Minghetti, piazza che fu realizzata dal comune solo nel 1893. I successivi proprietari, la famiglia Policardi, eseguirono importanti recuperi e restauri a metà degli anni venti del novecento. In questo modo la torre ha restituito esternamente gli originali fori pontai , una finestra ad arco sul lato sud e il rivestimento di laterizio con i classici mattoni "molati" negli angoli. All'interno, i muri sono molto scarniti, probabilmente per via di un incendio, e hanno perduto lo strato di mattoni, rivelando il riempimento di ciottoli , sabbia e calce.
Per vedere meglio la torre conviene allontanarsi, raggiungendo il lato opposto di piazza Minghetti.