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Pietro Liberi

Dipinto raffigurante Allegoria della liberazione della Verità

Periodo:

seconda metà XVII sec

Materiale / tecnica:

olio su tela

Dimensione:

cm 130 - Largh. cm 237 - Con cornice: h. cm 167 - largh. cm 275

place Posizione:

Museo Casa Rodolfo Siviero - Piano terra - Sala da pranzo

Il dipinto è concordemente attribuito al pittore barocco veneto Pietro Liberi (Padova 1605 -Venezia 1687), eseguito nel suo momento tardo quando egli è influenzato da Sebastiano Mazzoni e Luca Giordano. Siviero lo acquistò all'asta della Raccolta Pallavicini Medici del Vascello di Genova.
La figura femminile nuda vista di spalle al centro della composizione rappresenta la Verità, liberata dalle catene che stanno presso i suoi piedi. L'angelo con la tromba che la prende per mano, come per aiutarla a sollevarsi, è tradizionalmente nella pittura barocca una figura allegorica della Fama. Più controversa è invece l'identificazione della figura con i capelli bianche sdraiata supina a terra nell'angolo a sinistra; essa potrebbe rappresentare la menzogna o la calunnia abbattute, oppure il tempo sconfitto. Il soggetto quindi può essere interpretato come allegoria della Fama che fa trionfare la Verità liberata dalla Calunnia oppure come allegoria della Fama che annuncia la vittoria della Verità, liberata dai vincoli del tempo crollato."