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Tino da Camaino, Bonanno Pisano, Buscheto , Rainaldo

Duomo di Santa Maria Assunta (esterno)

place Posizione:

Piazza dei Miracoli - Interno piazza - Ambiente unico

La Cattedrale, denominata Duomo di Santa Maria Assunta, venne innalzata nel 1066 sulle fondamenta di un edificio religioso precedente.
Venne fondata nel tardo Medioevo, dal X al XII secolo, quando Pisa era una potenza navale ed esercitava la sua influenza su tutta la Toscana.
Il primo architetto che vi lavorò fu Buscheto, il quale realizzò una chiesa di dimensioni minori rispetto al progetto originario.
In seguito la chiesa fu ampliata dal suo successore Rainaldo e consacrata nel 1118.
L'edificio imponente, posto al centro della piazza, si presenta esternamente composto da ricchissime decorazioni che comprendono marmi, mosaici e oggetti in bronzo.
Il primo ordine della facciata propone sette arcate cieche divise da colonne.
Al di sopra sono presenti quattro ordini di loggette anch'esse separate da colonne.
Sulla facciata principale si aprono tre portali: quello centrale in bronzo realizzato da Bonanno Pisano e due laterali costruiti in legno.
Tutte le porte andarono distrutte durante l’incendio del 1595.
Inizialmente i nobili che si recavano presso la chiesa entravano dalla porta di San Ranieri, posta davanti al campanile.
Le fiancate sono composte da una schiera di arcate cieche che richiamano quelle presenti nel primo ordine della facciata, probabilmente di influenza lombarda.
Il rombo che decora gli spazi sotto gli archi invece è ripreso dall'arte orientale.
La stessa decorazione venne eseguita sui bracci del transetto.
Le geometrie dei volumi vengono enfatizzate dal contrasto cromatico dei diversi marmi.
All'incrocio dei due bracci del transetto è posta la cupola ovoidale a base ellittica, anche questa di influenza araba.
L’edificio termina con un’abside la cui decorazione si armonizza con quella delle loggette presenti sulla facciata.
L'utilizzo di questa schiera di archetti rende la cattedrale più imponente, ed inoltre si evita una monotonia visiva grazie al variare di altezze e larghezze degli archi.
Questa soluzione ricorre sia nel battistero che nella torre campanaria.