
mappa dell’acquedotto Odescalchi
prima metà del sec. XVIII
tecnica mista (china e acquarello) su carta
cm 37,7x94,0
Dono del dott. Bruno Panunzi
Museo Civico - Ex Convento Agostiniano - Sala A
Il sistema di opifici
posti sul corso dell’acquedotto comprende una cartiera, sei ferriere, una mola
ad olio ed una a grano e fu impiantato per volontà della famiglia Odescalchi.
Nei primi anni del Settecento Livio I (1658-1713) fece iniziare la costruzione
dell’acquedotto, necessario per fornire forza motrice alle macchine; alla sua
morte il suo successore Baldassarre Erba-Odescalchi (1683-1746), seguendo la
sua volontà, fece completare il progetto con la costruzione degli opifici.
Il rapporto metrico
della pianta è espresso in staioli, una misura agrimensoria usata nello Stato
Pontificio; una catena agrimensoria, pari a 10 staioli, corrisponde a 12,846 metri.
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