
Cristoforo Stati
Venere e Adone
1600-1610
marmo
h cm 185
Museo Civico - Ex Convento Agostiniano - Sala D
L’opera è stata
probabilmente donata alla Comunità di Bracciano da Cristoforo Stati, nativo della
città. Il pittore e biografo di artisti Giovanni Baglione ha scritto nelle sue “Vite de’ scultori, pittori et architetti”
del 1642: “Ha fabbricato ancora Christofano Braccianese una Venere et un
Adone di finissimo marmo, che in Bracciano ritrovasi, figure nude con sì
bell’arte condotte, e sì al vivo spiranti, che innamorano chiunque loro
riguarda”.
La scultura,
conservata da tempo immemore dagli Odescalchi, fu restituita alla città dal
principe Baldassarre nel 1886 e posta nel palazzo comunale. Riscoperta dallo
storico dell’arte V. Martinelli nel 1957, fu presentata come uno dei capolavori
del manierismo laziale e datata ai primi anni del XVIII secolo.