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Beato Angelo Scarpetti

Periodo:

XV secolo

Materiale / tecnica:

Affresco staccato

Provenienza:

Sansepolcro, chiesa di Santa Chiara (soppressa)

place Posizione:

Museo Civico di Sansepolcro - Primo piano - Sala 1

Proveniente dalla Chiesa di Sant’Agostino, poi di Santa Chiara, l’affresco rappresenta il Beato Angelo Scarpetti con ai lati otto storie della sua vita e dei suoi miracoli ed è attribuibile ad un pittore ignoto operante nei primi anni del quattrocento.
Al centro campeggia la figura intera del beato, tonsurato e con corta barba grigia, abbigliato con saio nero sotto cui spuntano colletto e maniche della tunica bianca; con la mano sinistra regge un libro e con la destra benedice. Questa figura centrale è affiancata da riquadri con episodi della sua vita e dei suoi miracoli; delle 8 scenette originarie ne rimangono tre intere e quattro frammentarie di cui solo due abbastanza leggibili.
Nella prima scenetta in alto a destra è raffigurata la liberazione di una indemoniata, nella seconda un uomo colpisce al viso il beato con il braccio destro che si ritrova poi inaridito disteso lungo il busto. Nella terza scenetta di destra, il beato benedice un uomo inginocchiato , il quale regge con le mani il cappio che ha al collo. Della quarta scenetta di destra si vede solo il beato, verosimilmente in volo.
La prima scenetta di sinistra in alto è frammentaria, ed è visibile il corpo di un demone alato; nella seconda scenetta si vedono due frati che portano un uomo sulle loro spalle : lo stesso uomo è inginocchiato sotto una bara che contiene probabilmente il corpo del Beato. Le altre scenette sono andate perdute.